Destinatario: Appello al Popolo Veneto
A Zaia, Lanzarin e la giunta regionale del Veneto: vaccinatevi o dimettetevi
A Zaia, Lanzarin e la giunta regionale del Veneto: vaccinatevi o dimettetevi
Al 14 marzo 2021 la Regione Veneto, parole dell’assessore Lanzarin, ha somministrato 512mila vaccini. Operatori sanitari, insegnanti, militari. Ma soprattutto anziani. Il 27 dicembre 2020 il governatore Zaia diceva: “La speranza è che arrivino più dosi di quelle previste dal Piano Arcuri. Inizieremo con i vaccini Pfizer. Le vaccinazioni saranno anche a domicilio“. (www.padovaoggi.it/cronaca/coronavirus-zaia-veneto-padova-23-dicembre-2020.html)
Il 17 febbraio 2021 Zaia parlava di vaccino Astrazeneca per tutti: “Sarà usato dai 65enni in giù, non più solo per le persone fino a 55 anni. Da lunedì 22 febbraio inizieremo a vaccinare gli insegnanti e le persone fino a 55 anni” ha ribadito il governatore. (www.trevisotoday.it/attualita/vaccini-zaia-veneto-17-febbraio-2021.html).
Il 5 marzo il governatore Zaia informa che "Dal ministero è arrivata una buona notizia: le dosi di AstraZeneca potrebbero essere disponibili anche per gli over 65, la fascia a rischio che finora poteva ricevere solo Pfizer o Moderna”. Pochi giorni dopo la notizia di almeno tre morti sospette in Sicilia di militari che hanno assunto il vaccino Astrazeneca. Ma all’appello potrebbero aggiungersi anche altri: il bidello morto ad Acerra a pochi giorni da vaccino, ad esempio, è solo l’ultimo decesso sospetto (www.napolitoday.it/cronaca/morto-vincenzo-russo-vaccino-covid.html).
E così, mentre in molti paesi del mondo se ne sospende e ritira il prodotto, in Veneto esce la notizia che, poiché una parte consistente di popolazione nutre dubbi sul prodotto e decide di non procedere con l’iniezione, l’Ulss 2 pensa bene di trovare altre “cavie”. (www.ansa.it/veneto/notizie/2021/03/13/prof-rinunciano-ad-astrazeneca-treviso-vaccina-giornalisti_a5a7e216-19a9-4595-b394-d4c1a4761a4f.html).
Un’iniziativa che a poche ore dai casi sospetti non tiene minimamente in considerazione i rischi e nemmeno il sentimento popolare: insomma l’imperativo è, come ha confermato per altro il presidente del consiglio non eletto, il finanziere Mario Draghi, “lo show deve continuare”. Vaccinare a tutti i costi. Anche con Astrazeneca. Per quanto riguarda proprio questo vaccino tanto spinto (vedi sopra) anche dalla Regione Veneto: è di oggi la notizia del ritiro dello stesso in tutta Italia da parte di Aifa. Vorremmo sorvolare, ma è bene interrogarci sulla questione. Non è così sicuro? Perchè è stato ritirato? Come da noi suggerito già otto mesi fa, se ci sono responsabilità e situazioni taciute in questo periodo Covid è necessaria una Norimberga2 per Crimine contro l'Umanità.
L’accanimento terapeutico del vaccino a tutti costi, perpetrato dal governo, dai vari governatori e non ultima dalla Regione Veneto in egual misura, somministrato ad esseri umani inermi, nonostante sia dimostrato essere non risolutivo, e potenzialmente pericoloso, porta a pensare, innanzitutto, ad un interesse economico o sociale più che ad una reale preoccupazione per la salute pubblica.
La martellante propaganda a favore dello stesso, quotidianamente inflitta al cittadino mediante i media e, nel caso del Veneto, anche dalle quotidiane dirette-propaganda del governatore, e la coercizione, l’isolamento sociale di chi ritiene prudente non vaccinarsi fino a “sperimentazione” conclusa, è strumento di lavaggio del cervello quotidiano dei cittadini.
“Se qualcuno vuole fare la chiamata di popolo e garantircelo subito, se il popolo decide noi ce lo facciamo, però io lo trovo poco corretto nei confronti dei pensionati che ci stanno chiedendo tutti i giorni di fare il vaccino”.
Prendiamo dunque al balzo queste parole del governatore Zaia: posto che lui, l’assessore alla Sanità Lanzarin e la giunta sono dunque favorevoli al vaccino, lo invitiamo affinchè, per coerenza, se favorevoli, diano il buon esempio. Il governatore faccia il buon padre del Veneto e, insieme alla da lui citata assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, e alla giunta del Veneto, chiediamo che in diretta tv, per mano di Crisanti, effettui un vaccino a mRna, senza inganni (vi ricordate le siringhe senza ago o soluzioni fisiologiche viste in tv?), estratto da una scatola sigillata. Chiediamo che l’operazione sia presieduta da medici ed esperti indicati dal popolo, preferibilmente esterni e free vax. Se il vaccino è sicuro, e loro sono convinti sostenitori di questo, crediamo non abbiano problemi a farlo.
In fondo si tratta di poche dosi: siano i politici a dare il "buon esempio" al popolo. O lo faranno o ne chiederemo le dimissioni e, naturalmente, i motivi per i quali non hanno proceduto.
Promotori
Pescatori di Pace
Primi firmatari
Lorenzo Damiano - Pescatori di Pace
Paola De Pin - Ex senatore - Riscossa Italia
Roberto Fiore - Ex europarlamentare
Loris Mazzorato - Ex sindaco di Resana (TV)