++AGGIORNAMENTO 15 maggio 2024++
Il Ministro della Salute Schillaci e il Ministro della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità Roccella hanno annunciato l'istituzione di una Commissione governativa per rivedere i controversi protocolli di trattamento della disforia di genere nei minori. Inoltre, Robert Nisticò, presidente dell'AIFA, ha dichiarato che l'Agenzia Italiana del Farmaco avvierà un processo per la discussione e la rivalutazione di questi trattamenti per i giovani. Si tratta di sviluppi monumentali che ci indicano che finalmente le norme stabilite possono essere riviste e modificate.
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La salute e il futuro di tutti i nostri ragazzi sono in gioco. Sotto i nostri occhi!
Siamo sull'orlo di quella che potrebbe diventare una disastrosa crisi sanitaria. I nostri figli, i tuoi figli, le nostre generazioni future sono a rischio!
La somministrazione a livello nazionale di bloccanti della pubertà e di ormoni dell'altro sesso ("cross-sex") ai minori è una minaccia reale non solo per i minori con diagnosi di disforia di genere, ma per tutti i ragazzi.
Come società, dare priorità al benessere fisico e mentale dei nostri giovani è fondamentale: trascurare questa responsabilità mette a repentaglio non solo il loro futuro, ma anche la salute collettiva della nostra comunità. Ci troviamo in un momento cruciale che richiede una profonda trasformazione della nostra società.
La vita dei nostri figli, la loro felicità, il loro futuro, la loro salute dipendono dal nostro coraggio di attuare questi cambiamenti vitali ora.
In tutto il mondo, sempre più Paesi stanno aprendo gli occhi di fronte a questa verità: la recente decisione del Regno Unito di interrompere la somministrazione di bloccanti della pubertà ai minori, abbandonando il modello di "gender-affirming care" (terapia affermativa di genere), ha fatto scalpore a livello internazionale.
Questa mossa ha fatto seguito ai risultati dell'incredibile lavoro del "Cass Review", il rapporto indipendente pubblicato l'11 aprile dalla pediatra Hillary Cass, che ha emesso una decisa condanna dell'uso dei bloccanti della pubertà. E ha decretato l'interruzione definitiva delle terapie affermative di genere.
Il Regno Unito ha avuto il coraggio di indagare e di prendere una decisione drastica per il bene dei giovani. Allora la domanda sorge spontanea: perché l'Italia, e altri Paesi, continuano con i loro approcci terapeutici e con la somministrazione di questi farmaci ai minori?
Perché risulta accettabile che un minorenne possa ricevere medicine che mettono in stallo per qualche anno lo sviluppo naturale e fisiologico della sua pubertà? Che possa assumere ormoni del sesso opposto? E tutto questo solo perché si trova in una fase critica di confusione, di ricerca della propria identità, di ribellione al sistema e spesso, purtroppo, di pura emulazione di ciò che fanno gli altri.
La mossa del Regno Unito potrebbe incoraggiare una rivalutazione globale di queste pratiche mediche.
Soprattutto se si considera che questi farmaci espongono i nostri figli a cambiamenti potenzialmente irreversibili del corpo, a pericolose miscele di cocktail ormonali che possono avere effetti dannosi sia per il corpo che per la mente e rischiare di aprire la strada alla fase successiva, quella in cui avvengono alterazioni chirurgiche del corpo.
I nostri figli meritano di meglio.
Siamo nel bel mezzo di quello che è stato definito "uno dei più grandi scandali della storia della medicina". Recenti fughe di notizie dalla "World Professional Association for Transgender Health" (WPATH), la più grande associazione mondiale per la promozione della salute delle persone trans, hanno gettato i riflettori su verità inquietanti.
I file trapelati mostrano l'allarmante gravità del problema, in quanto gli stessi medici riconoscono che in molti casi genitori e bambini non sono consapevoli di cosa accadrà davvero con l'assunzione di questi farmaci, dei risultati e delle conseguenze delle transizioni a cui saranno esposti (e questa è solo una piccola parte dell'intero scandalo: rimandiamo alla lettura dell'articolo nella sezione "Maggiori informazioni" per ulteriori dettagli scioccanti).
Ma c'è anche un'altra grande verità a cui non prestiamo abbastanza attenzione: fino a poco tempo fa, gli impatti negativi delle transizioni mediche durante la giovinezza, poi rimpianti, non erano ampiamente discussi.
Oggi, figure come Chloe Cole e Keira Bell (le cosiddette "de-transitioner", perché hanno invertito il loro percorso verso la transizione di genere) hanno coraggiosamente parlato contro i rischi associati alle cure per l'affermazione del genere, per sensibilizzare tutto il mondo sui pericoli legati all'assunzione di bloccanti della pubertà e di ormoni cross-sex per i minori.
È fondamentale difendere i diritti dei bambini e offrire loro guida, amore e compassione: intervenendo precocemente e evitando di somministrare questi farmaci ai ragazzi, c'è un'alta probabilità che essi superino naturalmente la loro disforia di genere (le ricerche indicano che ciò avviene per circa l'80% di questi giovani individui).
Lo scandalo dei file WPATH e la Cass Review nel Regno Unito hanno reso i pericoli legati alla transizione medica per minori impossibili da ignorare. Dobbiamo agire con decisione per proteggere i nostri giovani da questi trattamenti irreversibili.
Non temete, amici! Un impegno deciso da parte delle autorità potrebbe far tornare il pendolo verso un sostegno realmente umano per i bambini che mostrano segni di disforia di genere.
Insieme, inviamo un messaggio chiaro al Ministro della Salute, Orazio Schillaci: interrompete immediatamente la somministrazione a livello nazionale di bloccanti della pubertà e ormoni cross-sex ai minori.
La gestione della disforia di genere nei minori richiede una stretta collaborazione che coinvolga tutta la nostra comunità. Insegnanti, educatori, genitori, sacerdoti, psicologi, medici e persino il governo: tutti noi dobbiamo unirci offrendo cure amorevoli, attenzioni e supporto.
Si tratta di accogliere a braccia aperte, proteggere e guidare ragazzi vulnerabili che attraversano i momenti più complicati e determinanti della loro vita, soprattutto durante gli anni formativi della preadolescenza e dell'adolescenza.
Tracciando una nuova rotta, possiamo evitare che le generazioni future cadano in una trappola pericolosa. Potremmo inaugurare un'era in cui i minori con disforia di genere non vengono sottoposti a modifiche corporee potenzialmente irreversibili.
Ora più che mai, dobbiamo fare un passo avanti, prima che sia troppo tardi.
Maggiori informazioni:
"UK. RAPPORTO CASS: MAI PIÙ TERAPIA AFFERMATIVA PER I MINORI CON DISAGI LEGATI AL GENERE" https://feministpost.it/primo-piano/uk-rapporto-cass-mai-piu-terapia-affermativa-per-i-minori-con-disagi-legati-al-genere/.
"Lo scandalo mondiale dei “Wpath files” e dei minori ridotti a topi da laboratorio transgender" https://www.tempi.it/lo-scandalo-mondiale-dei-wpath-files-e-dei-minori-ridotti-a-topi-del-laboratorio-transgender/.
“Chloe, Helena e le altre, transgender pentite e influenzate dai social” https://www.tempi.it/detransitioners-disperazione-genere/
"Bloccanti della pubertà, il ripensamento è globale" https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/bloccanti-della-pubert-la-frenata.
“I bloccanti della pubertà e la scienza” https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=119971
"Disforia di genere, si cambia: sotto la lente il farmaco che blocca la pubertà" https://www.ilsole24ore.com/art/disforia-genere-si-cambia-sotto-lente-farmaco-che-blocca-puberta-AF0oPd1D
"Disforia di genere, presidente Aifa: "Su triptorelina dati inconcludenti, al via rivalutazione"" https://www.adnkronos.com/Archivio/cronaca/disforia-di-genere-triptorelina-aifa_3vvzTkf6RW4pYYPsIFwy76
17,613 firme.
Raggiungiamo 20,000
Proteggiamo i nostri ragazzi: basta ai bloccanti per la pubertà e ormoni cross-sex per i minorenni
Caro Ministro Orazio Schillaci,
i giovani sono il nostro futuro. Il loro benessere è un pilastro della nostra società.
Ogni ragazzo merita protezione, amore e cura, soprattutto nei momenti difficili della preadolescenza e dell'adolescenza. La salvaguardia della loro salute mentale e fisica deve avere la priorità per tutti noi.
Pensi per un attimo ai bambini che si trovano ad affrontare dubbi sulla propria identità sessuale. Pensi ai potenziali danni che provocano i bloccanti della pubertà e gli ormoni cross-sex sui corpi di giovani esseri umani.
Tra questi bambini ci sono le generazioni future d'Italia. Le scelte di oggi genereranno ripercussioni domani.
In tutto il mondo, sempre più Paesi stanno riconsiderando l'accesso dei minori ai trattamenti ormonali. Il Regno Unito, come sicuramente saprà, ha cambiato posizione solo poche settimane fa.
Nel contesto dell'approccio del "gender-affirming care", sta emergendo un cambiamento. Lo straordinario lavoro della "Cass Review" del Regno Unito ha tracciato un nuovo percorso, dimostrando la pura mancanza di prove che i bloccanti della pubertà e gli ormoni cross-sex possano portare reali benefici ai minori con disforia di genere.
La decisione del Regno Unito risuona a livello globale. Ma l'Italia e altri paesi non hanno ancora colto il messaggio.
I bloccanti della pubertà e gli ormoni cross-sex espongono i bambini a cambiamenti corporei potenzialemente irreversibili che possono causare loro effetti dannosi a livello fisico e mentale.
La disforia di genere è un problema complesso. I bambini meritano comprensione, protezione e amore, non la transizione medica!
Abbiamo un obbligo particorlamente importante nei confronti dei nostri giovani. È nostra responsabilità fornire loro maggiore sostegno e opportunità.
La paura della depressione o del suicidio non deve offuscare il nostro giudizio. Non dovrebbe costringerci a prendere decisioni prive di prove sostanziali.
Lo scandalo dei file WPATH ci costringe a confrontarci con rivelazioni allarmanti. Genitori e figli spesso non sono informati delle profonde conseguenze della transizione, dei danni che questi farmaci possono causare.
Siamo di fronte a una situazione drammatica che alcuni hanno definito "uno dei più grandi scandali della storia della medicina": dobbiamo agire immediatamente, prima che svanisca la possibilità di fare una differenza significativa.
Per questo ci rivolgiamo a lei, Ministro Schillaci. La preghiamo di rivedere la posizione dell'Italia sull'accesso dei minori ai bloccanti della pubertà e agli ormoni cross-sessuali, decidendo per uno stop definitivo alla somministrazione di questi farmaci.
Cordiali saluti,
[Tuo nome]