Difendiamo i diritti dei bambini! No all'utero in affitto e alle adozioni gay in UE

No alla Strategia LGBTQ 2025 in Europa

 

Difendiamo i diritti dei bambini! No all'utero in affitto e alle adozioni gay in UE

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La Commissione europea ha appena presentato una proposta per il riconoscimento della "genitorialità transfrontaliera" delle coppie dello stesso sesso in tutta l'UE.

Ciò significa che la “genitorialità” stabilita in uno Stato membro dell'UE potrebbe essere obbligatoriamente riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, senza alcuna procedura speciale.

Si scrive “genitorialità transfrontaliera”, ma in realtà si legge “utero in affitto”, “adozioni e matrimoni omosessuali” obbligatori per tutti gli Stati membri, compresa l’Italia.

Questa proposta non è altro che l’ennesimo tentativo con cui i burocrati al servizio delle lobby LGBTQ cercano da tempo di scavalcare i governi nazionali nella definizione delle politiche famigliari al fine di imporre la loro agenda ideologica.

La proposta ha forma di regolamento, quindi, nel caso della sua approvazione, sarebbe vincolante per tutti gli Stati UE.

Puntano a far entrare dalla finestra quello che in Italia è esplicitamente vietato dalla legge 40 del 2004.

Se la proposta sarà approvata, il diritto fondamentale di ogni bambino ad avere un padre e una madre e ad non essere trattato alla stregua di un oggetto da supermercato saranno totalmente calpestati per non discriminare il capriccio di alcuni, in tutta l'Unione Europea.

Alcune delle reazioni e dei commenti dei sostenitori della proposta sono a dir poco sconcertanti...

Gaby Bischoff, deputata socialista tedesca e vicepresidente del gruppo, ha affermato che la proposta di legge arriva in un momento di arretramento dei diritti LGBTI in luoghi come l'Ungheria e la Polonia.

Commenti simili sono arrivati dalla presidente dei Verdi, l'europarlamentare tedesca Terry Reintke: "La proposta è un passo molto importante per la comunità queer", ha dichiarato.

Queer, LGBTI+... Dov'è che si parla di diritti dei bambini in tutto questo??

La realtà è che ogni bambino ha diritto a una madre e a un padre e questo non può essere deciso dall'UE o da chiunque altro. Ma soprattutto, non possiamo permettere che in Europa si aprano le porte all’abberrante pratica dell’utero in affitto che mercifica il corpo delle donne e commercializza la vita di bambini innocenti.

La Commissione europea sta cercando di scavalcare i governi nazionali nella definizione delle politiche familiari per imporre l'agenda LGBTQ in quei Paesi che ancora difendono la famiglia: madre, padre e figli.

Purtroppo, questa forma di totalitarismo non è una novità per l'UE. Questa proposta fa parte di una strategia più ampia che ha come scopo una vera e propria colonizzazione LGBTQ a livello europeo. La Commissione europea ha presentato già due anni fa la "Strategia LGBTQ 2020/2025".

Come sono certo ti ricorderai, CitizenGO si è opposta subito a questa iniziativa. Il progetto, che ha una visione più ampia, prevede infatti il riconoscimento dei seguenti punti a livello europeo e nazionale:

  • Introduzione del reato di "omofobia" in tutti i Paesi europei.
  • Riconoscimento de facto delle unioni omosessuali in tutta l'UE.
  • Introduzione dell'educazione gender nelle scuole.
  • Cambio legale di "genere" senza restrizioni di età - anche per i bambini!
  • Assegnazione obbligatoria di fondi alle associazioni LGBT.
  • Utilizzo del Fondo europeo per la ripresa economica con particolare attenzione alla comunità LGBT.

E per imporre tutto ciò, hanno anche minacciato di abolire il "veto" di quei paesi che si erano inizialmente opposti in maniera ferma(Polonia e Ungheria).

Vogliono in tutti i modi che tutti gli Stati membri si pieghino al diktat arcobaleno... Ma possiamo contare sulla feroce opposizione dei cittadini per far rispettare i diritti dei bambini.

Helena Dalli, Commissario europeo per l'Uguaglianza e relatrice della Strategia LGBTQ 2025, ha dichiarato che i Paesi europei che non rispetteranno la strategia saranno puniti:

"Credo fermamente che questo sia il modo per mettere in ordine gli Stati membri", ha detto, spiegando: "Ok, non otterrete la parte che dovreste ottenere se non rispettate lo Stato di diritto".

Per i burocrati senza scrupoli dell'UE, l'ideologia LGBTQ rappresenta lo "stato di diritto". Anche se contrario ai diritti dei bambini!

Solo con il tuo aiuto saremo in grado di fermarli.

I bambini non sono merce acquistabile e hanno diritto a crescere con una mamma ed un papà! Firma subito per impedire che questa folle proposta sia approvata.

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Al presidente del Consiglio e rappresentante italiano al Consiglio europeo, Giorgia Meloni

Onorevole,

In qualità di cittadino italiano ed europeo, ritengo che la proposta presentata dalla commissione Ue in merito alla regolamentazione e riconoscimento della "genitorialità transfrontaliera europea" sia inammissibile.

Si tratta dell'ennesimo tentativo ideologico con il quale la Commissione cerca di scavalcare le competenze degli stati membri in materia di famiglia e procreazione, con il rischio di spalancare le porte all'aberrante pratica dell’utero in affitto in Europa e conseguentemente in Italia.

Infatti, la proposta ha forma di regolamento, quindi, nel caso della sua approvazione, sarebbe vincolante per tutti gli Stati UE.

La possibile creazione di un certificato europeo di genitorialità da applicare a tutti gli Stati membri aggirerebbe le legislazioni nazionali in materia di filiazione, rappresentando una minaccia alla sovranità giuridica degli Stati membri, in particolari per quegli Stati che non riconoscono le adozioni omosessuali o il traffico di bambini nati tramite utero in affitto.

Ogni bambino ha diritto a una madre e a un padre e questo non può essere deciso dall'UE o da chiunque altro. Ma soprattutto, non possiamo permettere che in Europa si aprano le porte all’abberrante pratica dell’utero in affitto che mercifica il corpo delle donne e commercializza la vita di bambini innocenti!

Mi aspetto che Lei, in qualità di rappresentante italiano al Consiglio europeo, si opponga fermamente all’approvazione di questa folle proposta. Conto su di lei e sul suo Governo.

[Il tuo nome]

Al presidente del Consiglio e rappresentante italiano al Consiglio europeo, Giorgia Meloni

Onorevole,

In qualità di cittadino italiano ed europeo, ritengo che la proposta presentata dalla commissione Ue in merito alla regolamentazione e riconoscimento della "genitorialità transfrontaliera europea" sia inammissibile.

Si tratta dell'ennesimo tentativo ideologico con il quale la Commissione cerca di scavalcare le competenze degli stati membri in materia di famiglia e procreazione, con il rischio di spalancare le porte all'aberrante pratica dell’utero in affitto in Europa e conseguentemente in Italia.

Infatti, la proposta ha forma di regolamento, quindi, nel caso della sua approvazione, sarebbe vincolante per tutti gli Stati UE.

La possibile creazione di un certificato europeo di genitorialità da applicare a tutti gli Stati membri aggirerebbe le legislazioni nazionali in materia di filiazione, rappresentando una minaccia alla sovranità giuridica degli Stati membri, in particolari per quegli Stati che non riconoscono le adozioni omosessuali o il traffico di bambini nati tramite utero in affitto.

Ogni bambino ha diritto a una madre e a un padre e questo non può essere deciso dall'UE o da chiunque altro. Ma soprattutto, non possiamo permettere che in Europa si aprano le porte all’abberrante pratica dell’utero in affitto che mercifica il corpo delle donne e commercializza la vita di bambini innocenti!

Mi aspetto che Lei, in qualità di rappresentante italiano al Consiglio europeo, si opponga fermamente all’approvazione di questa folle proposta. Conto su di lei e sul suo Governo.

[Il tuo nome]