Pantene usa i bambini transgender per pubblicizzare i propri prodotti e per fare propaganda LGBTQ
Pantene smetta di confondere l'identità sessuale dei bambini!
Pantene smetta di confondere l'identità sessuale dei bambini!
Per la Giornata internazionale della visibilità transgender, il noto marchio di cura per capelli Pantene di Procter & Gamble ha deciso di sfruttare l’immagine di un bambino trans per uno spot televisivo che ha il chiaro obiettivo di promuovere la propaganda LGBTQ e l’assurda idea che i bambini possano cambiare sesso a proprio piacimento.
È abbastanza chiaro che l'enfasi dello spot è concentrato sulla dinamica tra Sawyer, un bambino transgender, e le sue orgogliose "due mamme" attiviste LGBTQ. Ciò che è ancora più chiaro è il marketing sottostante a tale messaggio, totalmente imbevuto di ideologia LGBTQ da dover assolutamente includere la legittimazione dei genitori dello stesso sesso e l'inquietante normalizzazione di un bambino confuso sul proprio genere (maschio) a cui sarebbe permesso di "passare" al sesso opposto.
Pura e folle ideologia, la stessa che ha distrutto la vita di Keira Bell, nota ragazza transgender inglese, che dopo un processo di transizione durato anni, ha denunciato la trappola del transgenderismo e i danni provocati alla sua persona.
La pubblicità ha naturalmente suscitato lo sdegno di milioni di persone, ma Pantene rifiuta di fare marcia indietro, e ha accusato chiunque l’abbia contestato di omofobia con un semplice tweet : "La transfobia non ha posto nel nostro mondo".
Se non ci opponiamo subito a questa deriva ideologica che sfrutta l’agenda LGBTQ e le sue malsane idee per trarre profitto, presto ogni azienda che conosciamo e su cui facciamo affidamento seguirà l’esempio di Pantene..