MAI STUPRI A PAGAMENTO
Non legalizziamo gli stupri a pagamento! No al Ddl Rufa
Non legalizziamo gli stupri a pagamento! No al Ddl Rufa
Il Senatore della Lega Gianmarco Rufa ha presentato un disegno di legge sulla legalizzazione della prostituzione.
Afferma che sia "un gesto di civiltà nei confronti delle prostitute che si trovano per la strada".
Il disegno di legge infatti autorizza la prostituzione solo in abitazioni private, previ controlli sanitari e dietro fatturazione fiscale.
Ma di che cosa stiamo parlando!?
Il grosso della prostituzione in strada è frutto dell'enorme tratta di donne dall'Est Europa, dall'Africa e dal Sud America. Schiave sessuali.
Se il Ddl Rufa passasse, queste donne si troverebbero dentro un ingranaggio che continuerebbe ugualmente a sfruttarle (perché non avrebbero certo, come non hanno ora, il coraggio di denunciare i loro aguzzini che le minacciano di ritorsioni contro le loro famiglie), con la differenza che lo Stato smetterebbe di combattere per loro, e anzi inizierebbe a far cassa sugli stupri che sarebbero costrette a subire.
Dovunque si è provato a 'regolamentare' il mercato degli stupri a pagamento (perché di questo si tratta) si è sempre fallito: Germania e Olanda, pioniere di questi percorsi, ora guardano attonite gli orribili risultati.
La tratta uamana non è calata, le 'case chiuse' illegali dilagano, e al loro interno le donne sono trattate, contro la loro voltà e sfruttando la loro necessità economica, come schiave e oggetti di piacere.
Non possiamo tollerare che l'Italia smetta di combattere questo inferno nascondendolo sotto il tappeto e mangiandoci sopra.
Bisogna inasprire le pene per i "clienti" che finanziano questo fenomeno immondo, puntando anche sulla pubblicità sociale della loro denuncia.
Un uomo deve avere il terrore di uscire di casa in cerca di schiave sessuali.
Questa è l'unica strada. Il resto è complicità infame.
Firma contro il Ddl Rufa!
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Fonti: